LE MAGIE DI SHANI
REIKI
Come promesso, ecco qui di seguito la dispensa per il 1° livello.
SI PUO' COPIARE, MA E' VIETATA LA DIVULGAZIONE SENZA IL CONSENSO DELL'AUTRICE E SENZA CITARE LA FONTE.



REIKI

DISPENSA DI 1° LIVELLO



Imparare
Significa scoprire
Quello che già sai.
Fare significa dimostrare che
Lo sai.
Insegnare è ricordare agli altri
Che sanno bene quanto te.
Siete tutti allievi,
praticanti, maestri.

(“Illusioni” di Richard Bach)


CHE COS’E’ IL REIKI

Reiki è un metodo semplice e alla portata di chiunque per avere a disposizione energia per sé e per gli altri.
La parola giapponese Reiki è composta da due sillabe, REI e KI, che significano rispettivamente “energia universale” e “forza vitale”. Reiki quindi significa Energia Vitale Universale.
La scienza oggi ci insegna che tutto l’Universo è energia in perfetto equilibrio e in continuo movimento, regolamentato da Leggi Cosmiche ben precise.
Una volta che il nostro canale energetico è stato aperto al Reiki e attivato, l’Energia Vitale Universale scorre senza limiti di sorta e per tutta la nostra vita. E’ sufficiente un semplice gesto delle mani e l’energia Reiki inizia a fluire senza che si debba fare nient’altro.
Con il Reiki diventiamo, quindi, semplicemente e in maniera consapevole, dei canali attraverso cui l’Energia Vitale Universale transita in modo spontaneo.
Reiki è l’energia che muove l’Universo, è l’energia che costituisce la nostra essenza, e ogni atto di creazione e di vita è un atto d’Amore, quindi Reiki è Energia di Amore Universale Incondizionato.

I seminari di Reiki si dividono in 3 livelli: con il primo si può interagire energeticamente sul piano fisico. Con il secondo si va a lavorare sul piano emotivo e a distanza e si può potenziare l’energia incanalata in modo più diretto per mezzo dei simboli. Con il terzo si può insegnare ad altri tutto il sistema Reiki.


LA STORIA DEL REIKI

La storia che andremo a raccontare non è supportata da alcun documento, quindi la si può considerare quasi una leggenda.
Questa leggenda inizia verso la fine del 1800, quando un monaco giapponese cristiano chiamato Mikao Usui, costantemente alla ricerca di insegnamenti sull’arte della guarigione derivati dal cristianesimo e dal buddismo, trascorse molti anni cercando in biblioteche di mezzo mondo, senza riuscire a trovare le risposte che cercava.
Decise allora di trasferirsi per qualche tempo in un monastero Zen. Fu all’interno di questo monastero in Giappone che trovò la risposta ai suoi quesiti. Studiando gli antichi testi buddisti ( i Sûtra) trovò i simboli e le formule per praticare le guarigioni. Aveva ormai in mano la conoscenza, ma come poteva applicarla?
Demoralizzato decise di passare un periodo do purificazione e di isolamento sulla montagna sacra del Kuriyama, portando con sé solo i Sûtra e 21 sassolini per segnare il passare dei giorni. Ciò che voleva era stabilire un contatto con le energie dei simboli che aveva trovato nei Sûtra. Solo all’ultimo giorno, prima del mattino, vide all’orizzonte un punto di luce che si stava avvicinando. All’istante si rese conto che la Luce, dotata di coscienza, era finalmente entrata in contatto con lui, per dargli la potenza guaritrice che stava cercando.
In uno stato di semi-incoscienza visualizzò tutti i simboli dei Reiki, il loro significato e il modo di usarli, nonché ne sentì tutta la forza.
La storia fin qui raccontata appartiene, forse, alla leggenda. Di sicuro si sa che, dopo Usui, ci fu tutta una serie di discendenze di Maestri che è in continua espansione.
Il primo successore di Usui fu nel 1925 Chujiro Hayashi che fondò alle isole Hawaii la prima Clinica Reiki. Hayashi formò, oltre ad altri Maestri, il suo successore, nel 1938 Hawayo Takata che formò 22 Maestri e morì nel dicembre 1980. Da Takata fino ai giorni nostri, i Maestri si sono moltiplicati, e il Reiki è stato tramandato in maniera inalterata.


PERCHE’ REIKI

L’azione dei Reiki ci mette in contatto con tutto il nostro essere, spirituale, mentale, emozionale e fisico, e ne sollecita e ne favorisce la guarigione naturale, che è evoluzione e crescita.
Lo scopo principale che il Reiki si prefigge, è quello di aiutare noi stessi e gli altri ogni qualvolta desideriamo farvi ricorso, mantenendoci sempre più in armonia con noi stessi e con l’Universo intero rendendo la nostra vita interiore sempre più soddisfacente, oltre ad altri innumerevoli e soggettivi vantaggi che ognuno può trarne.
Ogni persona vive questa fantastica esperienza a modo proprio, e per questo motivo va provata in prima persona per poterla comprendere a pieno.


L’ARMONIZZAZIONE

Per poter incanalare maggiormente l’energia Reiki, bisogna ricevere le armonizzazioni o purificazioni dei canali energetici.
Le armonizzazioni di primo livello costituiscono la nostra prima esperienza con l’Energia. Anche se è vissuta, generalmente, con sensazioni e percezioni molto intense e molto belle, la consapevolezza di essere canale dell’Energia affiora e si radica più tardi.
Sul piano pratico, l’armonizzazione è un processo breve, delicato e intimo, ma allo stesso tempo intenso e coinvolgente, in cui il Master pone le mani sul capo del ricevente usando i simboli relativi. Dal momento in cui si ricevono le armonizzazioni e per tutta la vita, l’individuo potrà attingere maggiormente all’Energia Vitale Universale.
Approssimativamente per 15 giorni dopo aver ricevuto le armonizzazioni, il ricevente potrebbe andare incontro ad una “crisi di guarigione”, in cui potrebbero verificarsi brevi e a volte bizzarri comportamenti (ridere o piangere senza motivo, amore incondizionato per tutto, sensazione di volare mentalmente, visioni paradisiache, indifferenza, vuoto mentale, diarrea, a volte vomito, ecc.) causati da tossine fisiche e psichiche da tempo dimenticate, che vengono prima rimesse in circolo e poi definitivamente espulse.
Tutto questo però non dovrà intimorirci, anzi …….
Nel corso del seminario di primo livello, su ogni partecipante si effettueranno 2 armonizzazioni il primo giorno e 2 il secondo: totale 4.
Al termine del seminario di primo livello, bisognerà effettuare un bagno caldo sciogliendo 1Kg. di sale grosso da cucina per pulire l’Aura da impurità energetiche dovute alle armonizzazioni.


MEDITAZIONE E REIKI

Il Reiki può essere un atto di profonda meditazione, qualche cosa di diverso, dalla qualità e dalla bellezza assolutamente particolari.
Dipende da noi evitare che resti un atto materiale.
E’ sufficiente sedersi sul bordo di una sedia con la schiena dritta ma non rigida e i piedi (possibilmente scalzi) ben poggiati a terra. Le braccia e le mani saranno rilassate a palmi in su poggiate sulle cosce. Il compito è quello di non fare nulla in particolare. Cosa molto semplice in apparenza, ma che in realtà significa uscire dal ricatto delle incombenze ripetitive del quotidiano per fermarsi a vivere il senso contrapposto dell’invisibile che è la vera realtà del tutto.
Ad occhi chiusi e per 30 – 60 minuti ascoltiamo il nostro respiro, senza forzarlo. Se qualcosa ci disturba, o se arriva qualche pensiero, non tratteniamolo e non respingiamolo: semplicemente lasciamolo andare, lasciamolo che ci attraversi e guardiamolo con distacco, come al cinema. Questo ci permetterà di contattare il nostro centro.
Prima di tornare allo spazio quotidiano di “veglia vigile” è bene fare un respiro profondo che ci permetterà di uscire dalla sensazione di arresto indotta dalla meditazione.
Quando il Reiki diventa meditazione, quando non facciamo ma semplicemente “siamo”, allora succede una cosa particolare: il Cielo si unisce alla Terra attraverso di noi e l’energia Reiki arriva potente e luminosa.


COME AGISCE IL REIKI

Il Reiki porta benessere ed equilibrio a tutto ciò che noi incanaliamo accelerando considerevolmente tutti i processi evolutivi siano essi psichici, emozionali o materiali; dopo la cosiddetta “centratura nel cuore” il Reiki si attiva subito spontaneamente, sia come quantità che come qualità, a seconda del bisogno del momento.
E’ opportuno ora spendere qualche parola a proposito della “centratura nel cuore”. Questa importantissima posizione iniziale viene eseguita sempre all’inizio di ogni trattamento di ogni tipo, portando le mani al centro del petto, sovrapposte e incrociate oppure una sopra e l’altra sotto in parallelo. Durante questa posizione l’attenzione dovrà essere concentrata sul palmo delle mani cercando di percepire e sentire le sensazioni provenienti da esso (calore, freddo, formicolio, ecc.).
Il centro del petto corrisponde energeticamente al cuore e quindi percepire le energie del cuore significa percepire il proprio nucleo, il proprio centro. Da quel momento l’energia Reiki fluisce liberamente dalle nostre mani.
Essendo l’energia Reiki intelligente, va automaticamente dove c’è bisogno in quel momento, al di là dell’intervento della nostra mente. In questo modo si adegua allo stato energetico di tutto ciò con cui viene in contatto, lavorando il più naturalmente e profondamente possibile andando a rimuovere le cause di ogni squilibrio o blocco energetico presenti.
Ciò rende il Reiki semplicissimo e nello stesso tempo efficacissimo e mirato.
L’energia Cosmica Universale del Reiki presente in ogni cosa, porta equilibrio ovunque venga incanalata adeguando ad essa tutto ciò che è in contrasto con la vera realtà Universale, risolvendo ed eliminando ogni impedimento o blocco.


I CANALI ENERGETICI DELL’UOMO (CHAKRAS)

I chakras sono vortici (o centri psicofisici) energetici che compongono la nostra aura o campo energetico. La loro funzione principale è quella di assorbire l’energia Universale, metabolizzandola, alimentarne l’aura e, infine, rilasciare o emettere energia all’esterno.
All’interno del nostro campo magnetico ce ne sono più di mille, ma noi andremo a vedere i 7 principali che vengono trattati con il Reiki. Sono posti in fila sulla nostra colonna vertebrale dalla sommità del capo fino al coccige e sono in corrispondenza di organi vitali. I chakras hanno due “uscite”: una anteriore (polo positivo) e una posteriore (polo negativo), tranne il primo e il settimo. Ciascuno possiede caratteristiche energetiche fisiche, emozionali, mentali e spirituali proprie e collegate fra loro.
Di seguito si trova l’elenco dei nomi e la loro collocazione fisica:



1° Chakra della radice (Muladhara) in corrispondenza del coccige
2° Chakra della procreazione (Svadhisthana) in corrispondenza degli organi sessuali
3° Chakra del plesso solare (Manipura) in corrispondenza dello stomaco
4° Chakra del cuore (Anahata) tra i due capezzoli
5° Chakra della gola (Vishuddha) in corrispondenza della base del collo
6° Chakra del terzo occhio (Ajna) in corrispondenza della fronte tra le due sopracciglia
7° Chakra della corona (Sahasrara) in corrispondenza della sommità del capo.


IL TRAINING E CONSIDERAZIONI VARIE

Ricordiamoci che si può fare Reiki in qualunque luogo e momento tranquillo della giornata.
L’energia Reiki fuoriesce dal palmo delle mani e si attiva spontaneamente dopo la “centratura nel cuore” ed irradia con profondità per circa 30 cm. In modo concentrato, dando la possibilità di effettuare un auto-training o un training su altri, o su animali, piante, cose, ricordando sempre che, innanzi tutto, Reiki passa dentro di noi (che siamo dei canali) che ne beneficiamo in prima persona.
Il training si effettua con l’apposizione delle mani per un tempo variabile da 3 a 5 minuti o più (con l’esperienza e l’attenzione, saranno le nostre mani a “dirci” quando cambiare posizione) andando a trattare i chakras o ovunque nel corpo lo riteniamo opportuno, operando una crescente apertura dei medesimi.
Ciò comporta innumerevoli vantaggi come la prevenzione dalle malattie, longevità, positività e chiarificazione, nonché eliminazione di blocchi inconsci emozionali e mentali accumulati, causa di ogni malattia e disarmonia.
Per effettuare un corretto training occorre ricordare di fare Reiki con Gioia ed Amore, senza forzarsi.
Come prima cosa occorre sdraiarci o far sdraiare comodamente a stomaco e vescica vuoti la persona da trattare, cercando di stabilire un clima di cordialità e fiducia.
Il luogo deve essere il più possibile tranquillo, quindi stacchiamo citofoni, telefoni e cellulari. Abbassiamo le luci, se lo si gradisce mettiamo della musica rilassante e bruciamo qualche incenso.
Il Reiki induce uno stato di profondo rilassamento; è quindi inevitabile avvertire più freddo del normale. Assicuriamoci di essere ben coperti e che soprattutto la persona con cui pratichiamo lo sia.
Ricordiamoci sempre di far togliere le scarpe alla persona da trattare e facciamo lo stesso anche noi. Assicuriamoci di non venire a contatto (né noi né l’atra persona) con oggetti metallici: quindi rimuovere e far rimuovere orologi, orecchini, catenine, anelli, occhiali o eventuali lenti a contatto, cinture. Una tuta come abbigliamento per entrambi e sempre l’ideale. Rimuovete e fate rimuovere anche le calze di nylon che portano delle dispersioni energetiche.
Facciamo attenzione che né noi né la persona da trattare non incroci gambe o braccia durante il training.
E’ consigliabile effettuare il trattamento in silenzio, ma se durante lo stesso la persona dovesse sfogare i propri blocchi inconsci come piangere, ridere o altro, lasciamola fare e procediamo in silenzio fino alla fine.
Ricordiamoci che prima e dopo il training le mani vanno lavate con acqua fredda. Durante il trattamento o l’auto-trattamento il contatto delle nostre mani con il corpo di chi si tratta (noi stessi compresi) non si deve mai interrompere e le mani devono essere unite, con le dita a contatto per non disperdere energia.
Iniziamo sempre con un ciclo di 4 trattamenti in 4 giorni possibilmente consecutivi per poi stabilire il da farsi. Ciò rappresenta l’impatto energetico necessario a creare l’equilibrio nei chakras.
Consigliamo alla persona in trattamento di bere molta acqua e facciamo lo stesso anche noi.
Si può fare tranquillamente Reiki anche a bambini, animali e piante; gli unici limiti del Reiki sono veramente solo nella nostra immaginazione!



POSIZIONI PER L’AUTO-TRAINING

Effettuare la centratura nel cuore.

1) Occhi
2) Sommità del capo
3) Zona occipitale (con una mano) e fronte (con l’altra mano)
4) Gola
5) Capezzoli
6) Stomaco
7) Intestino
8) Genitali

E’ importante effettuare il trattamento dall’inizio alla fine, senza saltare delle posizioni e nell’ordine descritto. Dopo le suddette posizioni si possono effettuare delle posizioni alternative secondo le necessità.


POSIZIONI PER IL TRAINING AD ALTRE PERSONE

TRATTAMENTO COMPLETO

Effettuare la centratura nel cuore

1) Occhi
2) Tempie
3) Orecchie
4) sommità del capo
5) Zona occipitale (con le mani a coppa)
6) Gola
7) Capezzoli
8) Stomaco
9) Intestino
10) Genitali
11) Mani a “T” sul cuore
12) Ginocchia

Far girare la persona mantenendo il contatto e controllare che non incroci né braccia né gambe.

1) Spalle
2) Polmoni
3) Stomaco
4) Reni
5) Coccige (mani a “T”)
6) Coccige / base del collo (mani parallele. Per riequilibrare la colonna vertebrale)
7) Ginocchia
8) Pianta dei piedi

Accarezzamento dell’aura (3 volte).







TRATTAMENTO RAPIDO

Utilissimo nei casi di urgenza mentre si aspetta il medico.
La persona deve essere seduta.

Effettuare la centratura nel cuore

Posteriormente:
1) Spalle
2) Sommità del capo

A lato:
1) Zona occipitale (con una mano) e fronte (con l’altra mano)
2) Gola (con una mano) e base del collo (con l’altra mano)
3) Centro del torace e schiena
4) Plesso solare e corrispondenza sulla schiena
5) Addome e corrispondenza sulla schiena.

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Ricordiamoci che qualunque cosa che vive e che vibra è energia, quindi può essere trattata e purificata con l’energia Reiki.
- Gli animali si possono trattare e saranno loro a cercare le nostre mani e andarsene quando non ne hanno più bisogno.
- Le piante si trattano sulle radici, con le mani ai lati del vaso (se è di coccio) o sulla terra (se è di plastica).
- L’acqua si tratta, se la bottiglia è di vetro, per circa mezz’ora.
- Le medicine si trattano tenendole fra le mani per eliminare gli effetti collaterali.
- I cibi si trattano per toglierne le proprietà nocive.
- I cristalli si trattano per aumentarne le radiazioni benefiche per la nostra Aura.
……. e infine tutto ciò che possiamo toccare.



Regole di vita del Reiki secondo Mikao Usui

Per oggi non ti preoccupare
Per oggi non ti arrabbiare
Onora i genitori, i Maestri e gli anziani
Guadagna da vivere onestamente
Mostra gratitudine a tutti gli esseri viventi.
Mikao Usui (15/8/1865 - 9/3/1926)
    
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